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Fancello Francesco

nato a Oristano il 19.3.1884

Residente a Roma, avvocato, socialista. Volontario nella prima guerra mondiale, è ufficiale degli arditi e pluridecorato. Militante del Partito sardo d’azione dall’immediato dopoguerra, è arrestato il 2.11.1930 quale dirigente di Giustizia e Libertà e condannato dal Tribunale Speciale il 27.6.1931 a 10 anni di reclusione.

Sconta questa pena nei penitenziari di Viterbo e Civitavecchia. A fine pena, nel novembre 1935, è confinato a Ponza per 5 anni e nel 1940 riassegnato per 5 anni a Ventotene. “E’ antifascista irriducibile: viene piantonato a vista anche durante la notte”.

Liberato nell’agosto 1943. Dopo l’8 settembre partecipa attivamente alla Resistenza: membro del Comitato esecutivo del Partito d’Azione durante l’occupazione nazista di Roma, dirige con Leone Ginzburg il periodico clandestino “Italia libera”.

Nel secondo dopoguera diviene redattore capo del quotidiano “Il Lavoro” di Genova e membro del comitato nazionale dell’ANPI.

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