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Corona Mario

Nato a Monserrato (Cagliari) il 19 settembre 1916, svolge la professione di muratore, dedicandosi nel tempo libero alla poesia. Nel 1927 si iscrive al P.N.F., proveniente dalle organizzazioni giovanili del partito, ma le stesse autorità di Pubblica Sicurezza ne sottolineano i sentimenti da sempre antifascisti e sardisti.

Denunciato dall’OVRA al Tribunale speciale per la difesa dello Stato e condannato il 18 aprile 1939 a 5 anni di reclusione per “costituzione di associazione antinazionale”, si spalancano per lui le porte del carcere. Nei successivi 6 anni vive un’odissea che lo vede detenuto nei penitenziari del Buon Cammino, Regina Coeli, Civitavecchia, Bologna, Forte Urbano, Castello di Saluzzo e Pianosa. A maggio del 1944, infine, è assegnato al campo di concentramento del castello di Montalbano. Scarcerato nell’estate dello stesso anno dopo aver scontato interamente la pena, partecipa attivamente alla Resistenza in Toscana.

Nel dopoguerra, milita come sindacalista nella CGIL di Cagliari, diviene dirigente del PCI e consigliere comunale di Cagliari dal 1946 al 1950. Successivamente, si stabilisce in via definitiva a Fucecchio, in Toscana, comune del quale viene anche eletto Sindaco nel 1975 e fino al 1980. Riveste inoltre la carica di Consigliere della Provincia di Firenze.

Autore del libro autobiografico “Ricordare non è peccato. 1938-1944: storia e vicissitudini di un condannato politico”, scompare tragicamente nel 2004 all’età di 88 anni, a causa di un’incendio che brucia la sua casa, insieme a gran parte dei suoi scritti e della documentazione storica che gelosamente custodiva.

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