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Bolgiani Luigi

Nasce a Bernareggio (Monza) il 10 novembre 1908. In gioventù si dedica con successo alla poesia, tanto da pubblicare nel 1932 un libro di versi intitolato “Cristallo Poliedrico”, si ispirazione futurista. Risulta iscritto al fascio cittadino dal 1927 al 1934, anno in cui si reca all’estero per motivi di studio.

A Bruxelles inizia a maturare convincimenti antifascisti, rafforzatisi dopo il trasferimento a Parigi, quando si avvicina al movimento “Giustizia e Libertà”, collaborando anche alla stesura dell’omonimo giornale. Scoppiata la guerra di Spagna, decide di arruolarsi nelle milizie antifranchiste, seguendo l’esempio di Rosselli ed entrando, nel settembre del 1936, a far parte della “sezione italiana” della colonna anarcosindacalista “Ascaso”, che si batte sul fronte dell’Aragona.

A novembre torna in Francia per problemi di salute, che tuttavia non gli impediscono di proseguire l’impegno in favore della causa repubblicana e libertaria, nel conflitto che dilania la penisola iberica.

In seguito all’invasione tedesca del 1940, entra a far parte della Resistenza francese, ed in tal veste partecipa nell’agosto del 1944 alla liberazione di Parigi; subito dopo si trasferisce a Nizza, incaricato di mantenere i contatti con Nuto Revelli, comandante delle brigate partigiane “Giustizia e Libertà” nella zona di Cuneo.

Nel dopoguerra fa ritorno in patria e aderisce al Partito d’Azione, destinato però a sciogliersi di lì a poco. Successivamente milita per un breve periodo nelle file comuniste, abbandonandole nel 1949 per avvicinarsi al PSI. Muore a Imperia il 24 marzo 1999.

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